domenica 20 aprile 2014

C'era una volta Cattolica...

di Gloria Sdogati

Il nostro Hotel Negresco, che la scorsa estate ha festeggiato il 50° anniversario dalla sua fondazione, può essere ritenuto a ragione uno degli alberghi storici della città di Cattolica; la storia del turismo per la Regina dell'Adriatico inizia però molto prima, agli albori del '900, quando la cittadina appariva molto diversa rispetto a come la conosciamo oggi.
Innanzitutto, dove oggi sorgono i tanti hotel si trovavano allora ville e villini di proprietà dell'aristocrazia e dell'alta borghesia urbana che, secondo la moda della talassoterapia prima e della villeggiatura marina poi, sceglie di costruire per se le prime case al mare. Si trattava di  edifici leggermente internati rispetto a quelle che all'epoca erano le principali vie di transito,  riparati da giardini curati e solitamente circondati da pergolati dove i padroni di casa erano soliti consumare i pasti, riposare e ricevere gli ospiti. Alcuni esemplari sono ancora presenti lungo le vie centrali della città e ben riconoscibili tra gli edifici più moderni. Tra questi, situata in Via Verdi, proprio difronte al mare, si trova ancora la villa in cui, dal 1893 al 1895, soggiornava un giovane Guglielmo Marconi già alle prese con quei primi esperimenti che lo avrebbero poi condotto all'ideazione del sistema di comunicazione attraverso onde radio per il quale si guadagnò fama internazionale e duratura. In questo edificio, oggi di proprietà privata, l'inventore farà sovente ritorno anche negli anni della maturità, già caratterizzati dal meritato prestigio.

Per poter immaginare come apparisse la spiaggia di Cattolica ad inizio secolo si deve naturalmente dimenticare la lunga teoria di attrezzatissimi stabilimenti balneari che oggi offrono relax e divertimento a chi desideri trascorrere qualche momento al mare. Solamente nella zona occupata oggi dall'edificio che ospita il locale ristorante della catena Mc Donald's infatti si trovava all'epoca lo Stabilimento dei Bagni, che verrà successivamente rinominato il Kursaal di Cattolica, luogo pubblico dedicato esclusivamente alla balneazione e all'ospitalità dei servizi ad essa rivolti.
E molti anni dovranno passare da allora prima che, seguendo la moda lanciata negli anni '50 dalla diva hollywoodiana Ester Williams, le signore in spiaggia arrivino a decretare il successo del bikini. Ad inizio secolo infatti la moda, compresa quella balneare, seguiva rigide regole di rispetto del pudore, che impedivano quindi di scoprire il proprio corpo. Fu un lungo percorso, segnato anche dalle scandalose proposte di una stilista francese nota come Coco Chanel, quello che porterà le scollature ad aprirsi, gonne e maniche ad accorciarsi e le silhouettes a liberarsi di calze, scarpe, corsetti e cappellini. Quando poi cadrà anche il tabù dell'abbronzatura, considerata un tempo volgare, verrà definitivamente abbandonato l'uso dell'ombrellino parasole.

Gli edifici che oggi ospitano l'avanguardistico Acquario di Cattolica, sorsero invece come colonia marina riservata ai figli degli italiani all'estero negli anni '30. Qui infatti durante le lunghe estati venivano fornite cure mediche e concessi svago e divertimento a circa 2000 “marinaretti”.
L'inaugurazione della colonia , avvenuta nel 1934, fu presenziata da Benito Mussolini in persona.  Originariamente si scelse il nome di Colonia XXVIII Ottobre, a celebrazione di quella “marcia su Roma” che aveva ufficializzato l'ascesa al potere del Partito Fascista in Italia; per via della sua architettura, ispirata all'immagine di una flotta marina, ad esaltazione del mito futurista della macchina e della velocità, la struttura divenne meglio nota come Colonia Le Navi,  appellativo che ancora oggi identifica il parco all'interno del quale l'acquario si trova.

Allo stesso periodo risale anche la costruzione di Palazzo Mancini, la sede del Municipio di Cattolica, del Mercato Coperto, cuore delle attività commerciali più tradizionali e soprattutto della Fontana delle Sirene, la splendida scultura situata al centro di Piazza Primo Maggio. Queste che sono vere opere d'arte hanno finito con il passare degli anni per definire la fisionomia che Cattolica mantiene ancora oggi, contraddistinta da una raffinatezza che non smette di conquistare.